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Smerilliana
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Cesare Greppi, Enrico D’Angelo, Silke Scheuermann,
Michael Longley, Efraín Huerta, Nicole Brossard, Kithaka
wa Mberia, Carlos Barral, Vinicius De Moraes, Kathleen Fraser, Marina
Camboni, Philippe Jaccottet, Ottavio Rossani, Elena Tinovskaja,
Annelisa Alleva, Giovanni Zamponi, Giulio Marzaioli, Giulia Niccolai,
Cristanziano Serricchio, Franco Arminio, Maurizio Vivian, Mariangela
Gualtieri, Giuseppe Caracausi, Alessandro Centinaro (per Ivan Ferrari),
Carlo Cipparrone (Gregorio Scalise), Mariella De Santis (Rossano
Onano), Adelelmo Ruggieri (Stefano Simoncelli), Giovanni Zamponi
(Paolo Ruffilli), Yang Lian, Adonis, Mauro F. Minervino, Sestilio
D’Alessandro, Paolo Aita, Andrea Strappa, Francesco Scarabicchi.
| 15,00 € | pp. 444 | 12x21 | 978-88-83241-01-0
| Abramo, Catanzaro 2005 | |
Dante insegnò
a tener ferma in noi l’elusiva, sfuggente fantasia, di scolpire
in essa come nel sasso un profilo di donna salvatrice. Ma questa
capacità in epoca successiva andò pressoché
smarrita: quando nel primo Ottocento Coleridge distingue tra la
fantasia plastica, l’alta fantasia dantesca, e i
fatui, penosi giochi del fantasticare, quasi nessuno capisce di
che stia parlando e c’è chi lo deride.
Segna il momento preciso in cui cede e appassisce la forza immaginativa,
il rogo in piazza di Giordano Bruno. Questione fondamentale per
Bruno è «che cosa fare della fantasia»: la sua
incalcolabile potenza urge nell’anima come nel corpo un sangue
esuberante cui va dato lo sfogo d’un lavoro. Nel futuro l’uomo
avrebbe sfruttato forze materiali, come il vapore, per Bruno era
l’immaginario l’energia, il nerbo da mettere all’opera:
insegnò ad alzare nella mente vasti anfiteatri didattici.
Per rammentare una sequenza, basta averla disposta in un tale contesto.
Presupposto del Bruno è il nesso posto dal Ficino tra amore
e morte: l’amante si riversa nell’amato e se questi
si riversa di rimando in lui, ciascuno muore e risorge nell’altro.
Simbolo di questa morte è Atteone, il cacciatore cui fu dato
di vedere nuda la dea della caccia, Diana, che lo trasformò
in cervo come Amore muta l’amante nell’amato.
Nell’amore-caccia alle varie apparenze della natura, si può
giungere a intuirne il principio, il «lume di natura»,
la nuda idea che le anima e informa, morendo in quanto esseri protesi
al transeunte, per rinascere nella contemplazione dell’eterno.
Bruno argomenta che il Sole, l’assoluta Luce, non si può
guardare, ma Diana, la Luce riflessa nella natura, si può
sorprendere; i piú vanno a caccia di apparenze, amano apparenze,
pochi scorgono il lume di natura. Diana ignuda. Quando questo accade,
l’uomo «è tutto occhio», mutato in quel
lume, non guarda più «alle distinzioni e ai numeri»,
perché ne ravvisa la fonte. Diana; scordate «le distinzioni
e i numeri», diventa come un morto in vita, non ama piú
nulla essendo l’amore, non va a caccia di nulla essendo la
caccia. Bruno sembra ripetere il Vedânta. E incalza: giunti
a questo punto, non amando-cacciando piú nulla, si diventa
potenzialmente maghi.
ELÉMIRE ZOLLA,
Joan Petru Culianu
SOMMARIO
Ai lettori
IN LIMINE
Cesare Greppi, Tre poesie da Chronicon: il passo della luce
Enrico D’Angelo, Tre sonetti da Merci madame de la nuit
POETI STRANIERI
Silke Scheuermann, Otto poesie. Traduzione dal tedesco
e cura di Gio Batta Bucciol
Michael Longley, Poesie scelte da L’orchidea fantasma
e Il clima in Giappone. Traduzione
dall’inglese e cura di Cristiano Spila
Efraín Huerta, Quattordici Poeminimi. Traduzione
dallo spagnolo e cura di Stefano Strazzabosco
Nicole Brossard, Soft e sete. Traduzione
dal francese di Pietro Bruno e Paolo Ruffilli
Kithaka wa Mberia, Nove poesie. Traduzione dal swahili
e cura di Chiara Mammarella. Premessa di Elena Zúbková
Bertoncini
Carlos Barral, Poesie scelte. Traduzione dallo spagnolo
e cura di Matteo Lefèvre
Vinicius De Moraes, Sonetti. Traduzione
dal portoghese e cura di Mirella Abriani
LE CONVERSAZIONI
Kathleen Fraser in dialogo con Marina Camboni. Con
poesie di Fraser tradotte dall’inglese da Camboni
Philippe Jaccottet a colloquio con Ottavio Rossani. Con
sette poesie di Jaccottet tradotte dal francese da Rossani
Elena Tinovskaja in conversazione con Annelisa Alleva.
Con poesie di Tinovskaja tradotte dal russo da Alleva
POETI ITALIANI
Giovanni Zamponi, Soliloqui sopra la terra
Giulio Marzaioli, Rami
Giulia Niccolai, Frisbees della vecchiaia
Cristanziano Serricchio, Poesie (dialettali e italiane)
Franco Arminio, L’ultimo verso
Maurizio Vivian, Dieci poesie
Mariangela Gualtieri, Quattro inediti e un testo pressoché
sconosciuto
Giuseppe Caracausi, da Il rumore dello sviluppo
Cenni bio-bibliografici
RASA
Letture italiane di Alessandro Centinaro (per Ivan Ferrari), Carlo
Cipparrone (Gregorio Scalise), Mariella De Santis (Rossano Onano),
Adelelmo Ruggieri (Stefano Simoncelli), Giovanni Zamponi (Paolo
Ruffilli)
ARCIPELAGO
Yang Lian incontra Adonis. Traduzione dall’inglese
e cura di Cinzia Fratucello
Mauro F. Minervino, Verso Porto S. Giorgio. Da “Nuovi
Argomenti” a “Smerilliana”
Sestilio D’Alessandro, Cioran: il filosofo in... note
Paolo Aita, Quelli che ritornano
Andrea Strappa, Musica per Wystan Auden. Con
quattro poesie di Auden, nella traduzione dall’inglese di
Laura Strappa, e uno spartito di Andrea Strappa
FINIS
Francesco Scarabicchi, parola appena persa, sostantivo
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